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Micene è stata una delle destinazioni della Grecia classica che abbiamo raggiunto in gita scolastica, durante la primavera dell’ultimo anno di scuola superiore. Avendo studiato al Liceo Classico, questa gita è stata fortemente voluta e apprezzata e mi ha lasciato uno splendido ricordo, soprattutto la visita di Micene, che ancora mi accompagna.
Abbiamo visto i siti archeologici più conosciuti, da Delfi a Olimpia, passando per Atene che dista 120 km da Micene e dal canale di Corinto che ne dista meno di 50 km, all’interno di un tour indimenticabile per vedere e toccare con mano tutto quanto avevamo studiato nei libri di storia.


Indice dei contenuti
Micene nel mito
L’area archeologica di Micene è stata scoperta in epoca assai recente: nel 1840 l’archeologo greco Kyriakos Pittàkis riportò alla luce la facciata della Tomba di Atreo e la Porta dei Leoni, finché il resto dell’antica città non venne scoperto dall’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, basandosi sulla Micene narrata nei poemi omerici.
La fama di Micene è stata cantata da Omero, Sofocle, Eschilo ed Euripide: si narrava che fosse stata fondata dal mitico Perseo, figlio di Zeus e Danae, a sua volta figlia del re di Argo Acrisio. Perseo, dopo aver ucciso erroneamente il nonno Acrisio e non volendo ereditare il trono di Argo, decise di fondare la città di Micene sul luogo in cui, tormentato dalla sete, strappò un fungo da cui scaturì una sorgente.
Sembra proprio che da “mykes”, la parola fungo in greco, derivi il nome della città.

Inoltre Agamennone, uno dei personaggi più celebri della mitologia greca, fu re di Argo e di Micene, nonché valoroso guerriero della Guerra di Troia, e fratello di Menelao re di Sparta, la cui moglie, Elena, venne rapita dal principe troiano Paride. Agamennone era il marito di Clitemnestra, sorella di Elena.
Agamennone guidò gli Achei nella guerra di Troia finendo ucciso al suo rientro proprio dalla moglie per vendicare il sacrificio della figlia Ifigenia. Clitennestra e Agamennone non vennero mai a sapere che in realtà Ifigenia fu graziata dalla dea Artemide che la avvolse per sempre nel suo velo.
Infine Oreste, figlio di Agamennone e Clitemnestra, uccise la madre spronato dalla sorella Elettra finché la dinastia di Agamennone, perseguitata dalle Furie, venne liberata dalla maledizione dalla Dea Atena.
Il sito archeologico di Tirinto e Micene si trova nell’Argolide ed è tutelato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1999.

La storia di Micene
La civiltà micenea si sviluppò intorno al 1600 a.C. durante l’età del bronzo, nello stesso periodo in cui veniva distrutto il palazzo di Cnosso sull’isola di Creta, centro nevralgico della civiltà minoica che ispirò quella micenea in ambito artistico e architettonico.
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La polis di Micene viene considerata la più grande potenza greca dell’età del bronzo, sia a livello militare che commerciale.

Si trattava della città più potente della civiltà micenea, costituita da diversi centri urbani fortificati dall’Argolide fino a parte dell’Attica e del Peloponneso, una roccaforte guidata dalla stirpe degli Atridi il cui più celebre rappresentante è stato Agamennone, del quale abbiamo raccontato sopra.
Il declino di Micene iniziò tra il 1200 a.C. e il 1100 a.C. con l’invasione dei Dori e dei Popoli del Mare, anche se la causa definitiva non è mai stata del tutto chiarita.
Cosa vedere
La Cittadella e le Mura Ciclopiche
Il nucleo politico e amministrativo era composto dalla Cittadella, all’interno della quale si trovano i resti del Megaron e del Palazzo Reale.
Questa era protetta dalle Mura Ciclopiche erette intorno al 1300 a.C. mediante pietre calcaree pesantissime a delimitare l’intero perimetro della cittadella. Dal momento che il loro spessore varia dai tre agli otto metri di profondità, le successive popolazioni doriche le credettero opera dei Ciclopi.


La Porta dei Leoni
L’accesso principale alla cittadella avviene attraverso l’imponente Porta dei Leoni, l’immagine che più mi ha impressionato nel sito archeologico, il simbolo più famoso di Micene. Questa è sovrastata da un monolite sul quale sono raffigurati due leoni che si fronteggiano ai lati di una colonna che reggeva una statua. La sua apertura misura 3,75 per 3,5 metri.


Le Tombe Reali
All’interno delle Mura Ciclopiche troviamo anche la Tomba Circolare A che racchiudeva sei tombe a fossa, con i resti di 19 personaggi reali, accompagnati da un sontuoso corredo funebre, e si pensa che potesse trattarsi della famiglia di Agamennone. Mentre la Tomba Circolare B si trova al di fuori delle mura e probabilmente ospitava i corpi delle famiglie dei funzionari reali.

Il Tesoro di Atreo
Accanto alla Tomba Circolare B troviamo invece due Tombe a Thòlos, immense camere circolari ricoperte da un tumulo di pietre delle quali solamente la prima è accessibile. Schliemann pensava si trattasse della Tomba di Clitemnestra e di Egisto, e della Tomba di Agamennone, il cosiddetto Tesoro di Atreo, anche se la storicità dei personaggi non è stata ancora del tutto provata. Al suo interno un corridoio di 15 metri conduce alla camera sepolcrale, a cui si accede tramite un architrave formato da due lastre di pietra di nove metri.


I tesori d’oro qui rinvenuti da Schliemann sono oggi esposti nel Museo Archeologico di Atene.
Da visitare anche il Museo Archeologico di Micene dove si possono ammirare oltre 2500 reperti.
Palazzo Reale
Dietro alla Porta dei Leoni troviamo le abitazioni e la Reggia del Sovrano dove si vedono ancora i 18 gradini della scala d’onore che conduceva alla Sala del Trono.

La Cisterna Segreta
La Cisterna Segreta si trova in fondo alla cinta muraria e fu costruita per conservare le scorte d’acqua per i residenti durante gli assedi alla città. Interessante notare che ad alimentare la Cisterna era la Fonte Perseia, quella scoperta da Perseo secondo la mitologia, e che ancora oggi fornisce acqua alla città moderna.
Le Case dei Mercanti
Le Case dei Mercanti si trovano invece al di fuori della città fortificata, dove sono state rinvenute tavolette con incisioni in lineare B, scrittura arcaica precedente al greco classico.
Come raggiungere Micene da Atene
Micene si può raggiungere attraverso comode escursioni organizzate, altrimenti con l’auto a noleggio oppure con i trasporti pubblici da Atene, che impiegano circa 2 ore per raggiungere l’area archeologica.
Ti piacerebbe visitare Micene? Avevi mai sentito parlare della Porta dei Leoni? Conoscevi il mito di Agamennone e della sua dinastia? Fammelo sapere nei commenti!