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Sapevi che l’equinozio di primavera cambia data ogni anno? La data del 21 marzo che facciamo coincidere con il giorno di inizio della primavera non è che una data convenzionale perché la data dell’equinozio vero e proprio può variare, tra il 19, il 20 e il 21 marzo. Anzi, nell’ultimo millennio l’equinozio si è tenuto il 21 marzo solamente nel 2003 e nel 2007!
L’equinozio, tra il 19 e il 21 marzo
La data più comune dell’equinozio è il 20 marzo, anche nel 2024 l’equinozio di primavera si è tenuto il 20 marzo e, più precisamente, alle h 04,06 del mattino (03,06 del Tempo Coordinato Universale UTC come indicato dall’Unione Astrofili Italiani). Sai che cosa significa questo? Significa che in questo preciso orario le 24 ore del giorno sono state equamente suddivise tra luce (12 ore) e buio (12 ore).
Quanto scritto è ovviamente valido solamente nell’emisfero boreale dove l’equinozio di primavera è l’evento astronomico che sancisce l’avvio della stagione primaverile. Nell’emisfero australe invece si è appena tenuto l’equinozio d’autunno, con il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale.
Giorno e notte si equivalgono
Al momento dell’equinozio, la durata del giorno e della notte si equivalgono come indica proprio il termine di origine latina che racchiude al suo interno aequus che significa uguale e nox che significa notte. In questo istante il Sole si trova in posizione perpendicolare all’Equatore, illuminando entrambi i lati del pianeta nello stesso modo, comportando però l’inizio della primavera nell’emisfero boreale e dell’autunno in quello australe.
L’irraggiamento solare è infatti opposto tra i due emisferi: dopo l’equinozio, l’emisfero boreale si inclina progressivamente verso il Sole portando all’aumento della temperatura e della luce diurna, mentre l’emisfero australe si allontana progressivamente causando l’effetto contrario.
La precessione degli equinozi
Il fatto che ogni anno l’equinozio vari data e ora è il risultato della cosiddetta precessione degli equinozi. L’asse di rotazione terrestre infatti varia leggermente il suo orientamento nel corso del tempo, in modo lento ma costante, portando a questo slittamento del fenomeno astronomico.
Sapevi che l’anno solare dura più dei 365 giorni del calendario gregoriano? Per essere precisi, la Terra compie un giro completo intorno al sole in 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, per cui nel corso degli anni viene “accumulato” del tempo che si traduce nella creazione dell’anno bisestile ogni 4 anni per risolvere l’eccesso di tempo che si è naturalmente creato ma anche nello slittamento di eventi astronomici come l’equinozio.
Il simbolismo nel tempo e nello spazio
L’equinozio di primavera è un evento dal forte simbolismo che è sempre stato celebrato nel corso dei secoli, da parte di differenti culture in diverse parti del mondo. In Persia e in Mesopotamia segnava l’inizio del Nuovo Anno, in Egitto coincideva con la festività di Sham El Nessim, mentre per il mito greco coincideva con il ritorno di Persefone dagli Inferi, dove era rimasta per 6 mesi dopo il rapimento da parte di Ade. La gioia della madre Demetra fu tale che fece fiorire tutta la vegetazione al ritorno della figlia Persefone.
Per la religione cristiana l’Annunciazione si è svolta durante l’equinozio di Primavera, nove mesi prima di Natale, e proprio nella prima domenica che segue il plenilunio dell’equinozio di primavera si celebra la Pasqua.
Ancora oggi l’arrivo della stagione della primavera segna un momento di rinnovamento, di prosperità e di speranza ed è giorno di festa nazionale in molte culture come per esempio in Giappone.
E tu sapevi che la stagione primaverile non inizia sempre il 21 marzo? Sapevi che l’anno solare dura più dei 365 giorni del calendario gregoriano? Fammelo sapere nei commenti!