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Shanghai, tea house, templi e giardini della città vecchia

Shanghai è stata l’ultima tappa del nostro viaggio tra le splendide città della Cina, la perfetta conclusione di un viaggio straordinario che ci ha portato dalla storia millenaria della Muraglia Cinese ai Palazzi Reali di Pechino, dalla pesca con i cormorani di Guilin ai canali di Suzhou, dall’esercito di terracotta di Xi’an al Lago dell’Ovest di Hangzhou.

A Shanghai, metropoli vivace e dinamica, che corre veloce verso un futuro di tecnologia e innovazione, alle luci al neon del Pudong e allo shopping lungo l’iconica Nanjing Road, si contrappone la città vecchia che ancora resiste, con i suoi edifici tradizionali e una suggestiva atmosfera d’altri tempi.

Shanghai, tea house, templi e giardini della città vecchia - immagine 2

Per Nanshi si intende l’insieme delle stradine che un tempo erano racchiuse tra le mura della vecchia Shanghai, si trattava del principale distretto cinese che gli stranieri raramente frequentavano. Qui oggi si trovano antichi palazzi che ospitano ristoranti, botteghe e case da tè, tutta un’altra città che sembra lontana anni luce dai grattacieli che si innalzano nella sua parte più moderna.

La Shanghai Old Street è lunga 825 metri: un susseguirsi di splendidi edifici che raccontano la storia della Cina, con le loro pareti rosse, le tegole scure e le colonne in legno. Quasi superfluo aggiungere come questa zona sia sempre affollatissima di turisti che qui possono gustare dell’ottimo street food oltre ad acquistare souvenir a prezzi convenienti, per esempio all’interno dell’ Yuyuan Bazar. Ricordo ancora le magliette pagate un dollaro, ma quelli erano altri tempi e altri prezzi…

Il Tempio del Buddha di Giada

Nella vecchia Shanghai si trova il più importante tempio buddista di Shanghai che ospita un magnifico Buddha di 95 centimetri di giada bianca portato qui dalla Birmania dal monaco buddista Huigen alla fine del XIX secolo. Purtroppo questa statua non è fotografabile, ma sono sicura che una fotografia non basterebbe a rendere la bellezza di questa opera d’arte che, dopo aver visto tantissime statue di Buddha in giro per i templi cinesi, tanto mi ha stupito. 

Oltre a questa piccola statua del Buddha sdraiato, è presente anche un Buddha seduto alto 190 centimetri, anch’esso di giada bianca. Sarà stata la precisione dei lineamenti, l’imperturbabilità dei volti, il candore della giada, queste statue mi hanno davvero emozionato!

Queste due statue così suggestive si trovano al primo piano, nella sala del Buddha di Giada, mentre al piano terra si trovano la Sala dei quattro Re Celesti e la Grande Sala, che ospita decine di statue di tutte le grandezze…un tempio che merita davvero una visita!

Segnalo anche che in zona si trova la moschea del “piccolo giardino di peschi”. 

Huxinting Teahouse

Un edificio davvero iconico che si trova su un’isoletta di un laghetto nella zona centrale della città vecchia, in prossimità del giardino del Mandarino Yu di cui parlerò sotto. Un angolo davvero fiabesco, sia di giorno quando la Tea House si riflette sulla superficie dell’acqua, sia di sera quando è tutto illuminato dalle luci. Davvero interssante il ponte a zig zag che conduce al suo ingresso! Pensa che in questa Tea House sono stati anche la Regina Elisabetta e Bill Clinton. Purtroppo non siamo riusciti a entrare all’interno, a causa della grandissima affluenza di visitatori che formava una lunga coda all’ingresso del locale.

Qui si trovano anche altre famose case da tè, come la “Chun feng de yi lou” dove nei pomeriggi del fine settimana si tengono anche esibizioni gratuite e la “Lao Shanghai cha lou” al cui interno sono esposti più di 50 qipao, vestiti tradizionali cinesi che risalgono agli anni Trenta.

Giardino del Mandarino Yu

Questa oasi di pace occupa circa 2 ettari!

Questi giardini sono forse la parte più famosa della vecchia Shanghai, in quanto incarnano tutto quanto ci si possa aspettare da un giardino cinese tradizionale interamente circondato da mura. Edifici tradizionali dai tetti spioventi, salici piangenti, magnolie e bambù, rocce posizionate ad arte, bucolici laghetti con carpe e pesci rossi e deliziosi ponticelli, sembra di passeggiare all’interno di un quadro di un pittore. 

Lontani dal caos cittadino, furono costruiti nel XVI secolo durante la dinastia Ming e oggi consentono di fare un salto indietro nel tempo, tra padiglioni tradizionali e affascinanti sale come quella delle Tre Spighe di Grano, la Squisita Pietra di Giada e la Sala della Primavera.

Conoscevi questa zona di Shanghai? Ti piacerebbe visitare i suoi templi e giardini tradizionali? Fammelo sapere nei commenti!

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Di Stefania Dal Canto

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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