Mi ha sempre affascinato moltissimo il fatto che nel mondo esistano diversi calendari, basati su eventi particolari o sui cicli della Luna e del Sole. Addirittura Pisa, la mia città, nella sua lunga storia, ha fatto uso di uno davvero particolare!
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I calendari lunari e solari
L’aspetto più sorprendente è che quello perfetto non esiste.
I calendari lunari sono composti dall’insieme di 12 cicli lunari…ma il mese lunare è più corto, perciò ogni anno lunare finisce per durare circa 11 giorni in meno rispetto a un anno solare.
Quelli lunisolari, che sono fatti basandosi sia sulla Luna che sul Sole, seguono le fasi della Luna e aggiungono un mese extra per colmare il ritardo rispetto all’anno solare.
I calendari solari invece sono basati sull’anno solare che dura 365,24219 giorni, ai quali occorre talvolta aggiungere un secondo intercalare, per cui si ricorre alla necessità degli anni bisestili, cioè con un giorno in più, ogni 4 anni.
Il calendario gregoriano
Venne introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII per sistemare i ritardi accumulati dal precedente calendario giuliano che era stato introdotto da Giulio Cesare e che contava gli anni partendo dal 753 a.C., l’epoca della fondazione di Roma (Ab Urbe Condita). Dal momento che lo zero non era conosciuto, il monaco Dionigi il Piccolo chiamò “anno 1” quello della nascita di Cristo e “anno -1” quello precedente e l’assenza dello zero è stata mantenuta nel calendario gregoriano.
Per recuperare i ritardi accumulati nel tempo, venne deciso che dopo giovedì 4 ottobre 1582 ci sarebbe stato direttamente venerdì 15 ottobre. Onde evitare il ripetersi di questa situazione, venne stabilito che nel calendario gregoriano sarebbe stato bisestile ogni anno multiplo di quattro, con l’eccezione degli anni multipli di 100 che non sono allo stesso tempo multipli di 400.
Il calendario gregoriano conta gli anni dalla nascita di Gesù ed è il più diffuso al mondo.
Il calendario Mondiale
Esiste anche una proposta di revisione fatta nel 1930 da Elisabeth Achelis, che ne prevede uno perpetuo, senza gli anni bisestili. Questa proposta, che non ha avuto molto successo, è fatta da 12 mesi di 30 o 31 giorni e prevede due giorni extra, contraddistinti dalla lettera W ovvero Worldsday.
Il calendario buddista
Il calendario buddista è lunisolare e viene utilizzato per le festività nelle comunità buddiste, soprattutto nei paesi del Buddhismo Theravada come Thailandia, Birmania, Sri Lanka, Cambogia e Laos.
Il calendario buddhista trae origine da quello descritto nel trattato indiano Surya Siddhanta dove i mesi sono alternativamente di 30 e 29 giorni, con un mese intercalare che viene aggiunto ogni 19 anni e 11 giorni intercalari aggiunti nell’arco di 57 anni.
Il computo degli anni ha origine nel momento del parinirvāṇa del Buddha storico avvenuto a Kushinagar da cui si origina l’era attuale, la Buddhasakarat. Questa data di partenza è fissata al 543 a.C.
Il calendario islamico
Il calendario islamico è lunare e la sua epoca è il 16 luglio 622, il giorno dell’Egira ovvero dell’abbandono della Mecca da parte di Maometto per recarsi a Medina. I suoi 12 mesi sono tutti da 29 o 30 giorni, per un totale di 354 o 355 giorni, prevede anni bisestili, ma nessun aggiustamento all’anno solare per cui le sue festività, come ad esempio il Ramadan, possono cadere in ogni stagione.
Il 1° gennaio gregoriano 2024 corrisponde alla data islamica del giorno 19 del mese Jumâda Ath-Thânî (Jumada II) dell’anno 1445.
Il calendario ebraico
Si tratta di un modello lunisolare che inizia dalla presunta data della creazione del mondo, l’Anno Mundi, individuato nel 3760 a.C.
Il primo giorno del primo anno corrisponde al 6 ottobre del 3761 a.C. e quindi il 2024 corrisponde all’anno 5784-5785.
Venne elaborato per la prima volta poco prima che nascesse Gesù e la durata di ogni mese veniva decisa di volta in volta, guardando la Luna. Oggi gli anni sono raggruppati in cicli di 19 anni e possono avere 12 o 13 mesi, mentre i mesi possono avere 29 o 30 giorni.
Il calendario cinese
È un calendario lunisolare che parte dall’invenzione del calendario, convenzionalmente fissata nell’anno 2637 a.C.
Questo prevede che i mesi inizino con la Luna nuova ed è costruito in base a cicli di anni di 60 anni da 12 o da 13 mesi, alternati.
Interessante notare che fino a poco più di un secolo fa i cicli iniziavano a ogni nuovo imperatore.
Ogni anno è associato a un animale diverso in base a questa alternanza: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallina, cane, maiale. Il nostro 10 febbraio 2024 è iniziato l’anno del drago, che segue il coniglio e precede il serpente.
I calendari induisti
Parliamo al plurale perché ce ne sono almeno tre principali, oltre a numerose varianti regionali. In questi calendari ci sono sia mesi lunari che mesi solari e la data di inizio del calendario induista è il 23 gennaio 3102 a.C. in quello gregoriano. Invece nel calendario nazionale indiano gli anni corrispondono al calendario gregoriano – 78.
Gli altri calendari
Ci sono, e ci sono stati, tanti altri calendari come per esempio quello rivoluzionario francese adottato nel 1792, fatto iniziare il 22 settembre 1792, giorno di proclamazione della Repubblica francese. Si trattava di un calendario fatto di 12 mesi da 30 giorni, con settimane da 10 giorni e cinque o sei giorni extra alla fine di ogni anno. Anche i nomi dei mesi furono modificati: vendemmiaio, brumaio, frimaio, nevoso, piovoso, ventoso, germinale, fiorile, pratile, messidoro, termidoro e fruttidoro.
Esiste anche il calendario rivoluzionario sovietico.
Esiste anche il calendario solare etiope e il calendario copto che è diviso in 13 mesi e ha come “anno zero” il momento in cui Diocleziano divenne imperatore romano.
Sicuramente tutti abbiamo sentito parlare di quello Maya secondo il quale il 20 dicembre 2012 si sarebbe concluso il ciclo del “Lungo Computo”…fatto che secondo molti avrebbe coinciso con la fine del mondo! Conoscevi alcuni di questi calendari? Fammelo sapere nei commenti!