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In Giappone hanno convissuto per secoli e continuano a convivere santuari e templi, per due grandi religioni: la religione indigena shintoista e il buddismo, importato dall’India attraverso la Cina. Queste si sono mescolate fin dall’inizio dando vita a quello che oggi viene chiamato “shinbutsu shugo” finché dalla fine del XIX secolo fino alla prima metà del XX, la politica governativa ha cercato di dividerle, allo scopo di elevare lo shintoismo, ma in molti luoghi lo shintoismo e il buddismo continuano a condividere gli stessi luoghi sacri.
Andiamo a individuare le principali somiglianze e differenze tra gli edifici religiosi delle due religioni, il santuario shintoista e il tempio buddhista per non confonderli e viaggiare preparati durante il prossimo viaggio in Giappone!
Indice dei contenuti
Templi e santuari
Oggi nel paese ci sono circa 80.000 santuari e 77.000 templi.
A Tokyo puoi visitare per esempio il santuario shintoista Meiji Jingu e il tempio buddhista Senso-ji nel quartiere Asakusa.
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Un santuario è la sede degli Dei provenienti dalla religione Shintoista nella quale ogni aspetto della Natura è considerato come una manifestazione divina.
Un tempio invece appartiene al culto Buddhista e alle sue ramificazioni, ognuna delle quali ha poi il suo fondatore e il suo primo Tempio chiamato Honzan.
I guardiani
Davanti ai santuari e ai templi si trovano dei guardiani con il compito di allontanare le presenze maligne: nei santuari troviamo in genere i komainu o cani-leone, mentre nei templi si trovano più spesso le statue dei guerrieri Nio.
Le porte di ingresso
I santuari hanno una porta torii all’ingresso che funge da linea di confine tra il suolo sacro e il mondo profano e, prima di oltrepassarla, è necessario inchinarsi davanti a essa. Si attraversa quindi non al centro, ma leggermente spostati.
All’ingresso dei templi troviamo invece una porta sanmon o romon, che può anche essere chiusa, anziché aperta come il torii.
I rituali
All’interno del santuario troviamo il “temizuya”, il padiglione dell’acqua dove viene fornito un mestolo per raccogliere l’acqua con la quale sciacquare mani e bocca.
Si utilizza la mano destra per reggere il mestolo e raccogliere l’acqua che viene versata sulla mano sinistra. Poi si afferra il mestolo con la mano sinistra per versare l’acqua sulla mano destra. Mantenendo il mestolo nella mano sinistra, si versa dell’acqua per sciacquare la bocca che viene sputata accanto alla fontana.
Quindi si può raggiungere l’altare, mettere una moneta nella cassetta delle offerte e suonare il campanello per salutare la divinità. A questo punto ci si inchina due volte e si battono due volte le mani. Si mettono le mani giunte per recitare una preghiera al termine della quale ci si inchina un’altra volta.
Anche in un tempio buddista potrebbe essere presente un temizuya, per cui è necessario purificare mani e bocca prima di dirigersi verso l’altare.
In molti templi si brucia l’incenso che, dopo essere stato acceso, viene spento senza soffiare ma agitando la mano. Una volta che l’incenso è stato inserito nel bruciatore di incenso, si uniscono le mani in preghiera.
Due differenze: campane e shimenawa
Nei santuari è possibile vedere uno shimenawa, una corda fatta di paglia di riso o di canapa e decorata con una carta a zig zag, a indicare che l’area si trova in uno stato puro. Si possono trovare anche su una roccia o addirittura avvolti intorno ai lottatori di sumo di rango più alto.
All’interno dei templi invece si può trovare a volte un campanile con una grande campana di bronzo che in passato veniva utilizzata per indicare l’ora alla gente del posto oltre che per chiamare i monaci alla preghiera.
Il rispetto
Eccoci infine all’ultimo punto, ma non per importanza: il rispetto che deve accomunare tutti i visitatori dei templi e dei santuari.
Potrebbe essere necessario togliere le scarpe in un tempio oppure non scattare fotografie…in ogni caso bisogna sempre attenersi alle indicazioni fornite allo scopo di non disturbare i fedeli raccolti in preghiera.
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Conoscevi le differenze tra gli edifici religiosi dello shintoismo e del buddismo che convivono in Giappone? Sapevi che hanno molti aspetti in comune? Hai mai visitato un tempio o un santuario? Fammelo sapere nei commenti!
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