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Siamo arrivati a Phuket a conclusione di un bel viaggio in Asia che ci ha portato dalle tradizioni del Giappone, tra Tokyo e Kyoto, a metropoli e paesaggi vietnamiti, tra Hanoi e Ho Chi Minh, la Baia di Ha Long e il delta del Mekong, fino alle spiagge della più grande isola della Thailandia.

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Phuket fa parte dell’arcipelago delle Andamane ed è conosciuta proprio come la Perla della Andamane: si tratta di una delle più celebri destinazioni del Sud Est Asiatico dove alternare spiagge di sabbia bianca lambite da acqua cristallina a foreste rigogliose abitate da animali esotici a una vivace vita notturna. Un’isola grande e densamente popolata sia da thailandesi che da stranieri, durante tutto l’anno.

A Phuket abbiamo alloggiato presso il Beyond Resort Kata, camere spaziose e pulite, una colazione abbondante e la posizione sulla bella spiaggia bianca di Kata. La posizione è proprio il suo punto di forza, non avendo incluso nessun altro pasto in struttura abbiamo sempre avuto l’imbarazzo della scelta presso i numerosissimi locali nei dintorni, riuscendo ad assaggiare piatti davvero ottimi della cucina locale. Ho consumato una quantità non calcolabile di pad thai e calamari in agrodolce, fantastici! Consiglio anche di fare una bella passeggiata nel pomeriggio per fare merenda con succhi di frutta fresca appena spremuta, come il buonissimo melograno, oltre a gelati giganteschi!

Continua a leggere per scoprire i punti principali da visitare durante la tua permanenza sull’isola.

Fare snorkeling in un mare stupendo

La baia di Phang Nga

A nord di Phuket si trova questo parco nazionale molto suggestivo, caratterizzato dalla presenza di imponenti rocce carsiche che emergono dall’acqua verde smeraldo, oltre a grotte, scogliere e rigogliose foreste di mangrovie. Qui sono state girate alcune scene del film con Roger Moore “Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro”, tanto che l’isoletta di Koh Tapu viene appunto definita James Bond Island.

La baia di Phang Nga si può raggiungere dal porticciolo di Phuket a bordo delle longtails, le tipiche lance thailandesi o mediante piccoli tour di gruppo che consentono di raggiungere anche Ko Pannyi, conosciuta come Sea Gypsy Island a causa della popolazione di pescatori locali che vive sulle palafitte. Essendo prevalentemente musulmani, all’interno dell’insediamento è presente anche una moschea.

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Phi Phi Islands

Queste isole sono una delle più famose destinazioni di tutta la Thailandia meridionale! Curioso notare che appartengono alla municipalità di Krabi, anziché a quella di Phuket. Si tratta di un piccolo arcipelago composto solamente da 6 isole di cui 2, Koh Phi Phi Don e Koh Phi Phi Leh sono abitate.

Nel 2000 sono diventate il set cinematografico del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio dove Maya Bay è stata la spiaggia protagonista.  Nonostante Maya Bay sia rimasta chiusa al turismo per diversi anni, per tentare di preservarne la biodiversità marina, attualmente è stata riaperta tenendo fermo il divieto di nuotare nelle sue acque.

Anche in questo caso, le Phi Phi Islands si possono raggiungere con le tradizionali long tail boats oppure con una mini crociera che permette di fare snorkeling nelle bellissime acque limpide dell’arcipelago. Per esempio, durante l’escursione che abbiamo scelto noi abbiamo fatto anche una sosta nella vivace Koh Phi Phi Don, con una tappa di fronte a Monkey Island e a Bamboo Island dove abbiamo pranzato con un pic nic sulla spiaggia e nuotato in uno dei mari più belli che abbia mai visto.

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Similan Islands

Il Parco Marino Nazionale delle Isole Similan si trova a circa 1h 30 di navigazione da Phuket, un luogo davvero magico e incontaminato, caratterizzato da rocce granitiche, mare limpido e foreste pluviali. Si tratta di 9 isole disabitate e visitabili solamente durante alcuni mesi dell’anno in cui si possono effettuare escursioni dalle isole di Ko Miang e Ko Similan insieme a snorkeling e immersioni anche a grandi profondità.

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Incontrare gli animali a Phuket

Qui è doveroso fare una premessa: bisogna approfondire bene la tipologia di esperienza che si andrà a fare, accertandosi che gli animali che si incontreranno non siano in alcun modo maltrattati e/o minacciati dalla presenza dell’uomo.

Noi abbiamo vissuto un’esperienza memorabile presso l’Elephant Jungle Sanctuary.

Leggi anche Tra gli elefanti…1 mattina all’Elephant Jungle Sancturay di Phuket

A Phuket si trova anche il Gibbon Rehabilitation Project allo scopo di consentire ai gibboni di vagare liberamente nelle foreste dopo che erano scomparsi dall’isola negli ultimi anni.   

Le spiagge di Phuket

Anche senza andare all’esplorazione di altre isole, la stessa Phuket offre numerose spiagge. Per esempio Kata Beach, una scenografica distesa di sabbia bianca parzialmente attrezzata in cui trovare anche ristoranti e centri di noleggio attrezzatura sportiva. 

Patong Beach è lunga quasi 3 km ed è senza dubbio la spiaggia più popolare di Phuket, intorno alla quale si snoda la movida serale, circondata da locali e centri per gli sport acquatici. 

Karon Beach è un’altra spiaggia ampia di sabbia fine e dorata, molto apprezzata ma mai troppo affollata.

Phuket, cosa vedere nella Perla delle Andamane - immagine 208

Ci sono anche diverse altre spiagge, forse meno note al turismo di massa, come Banana Beach alla quale si accede da una scalinata che si sviluppa nella foresta, Freedom Beach, Surin Beach, Nai Harn Beach, attrezzata con ristoranti e servizi e adatta anche alle famiglie.

La vita notturna di Phuket

Il centro della movida di Phuket è sicuramente il distretto di Patong dove è possibile far festa nella vivace Bangla Road per tutta la notte. Qui si trovano ristoranti, bar, negozi e discoteche, ed è anche possibile assistere a spettacoli di musica o muay thai. Durante il nostro soggiorno a Phuket non siamo mai stati a Patong, ci siamo solamente passati a fianco al termine di un’escursione e abbiamo pensato non facesse al caso nostro.

Curioso pensare che fino agli anni Settanta Patong aveva una dimensione rurale, frequentata solamente da gruppi di hippies. 

Phuket Town e i mercati locali

Nella città vecchia di Phuket vediamo come si siano mescolate diverse influenze, dall’Europa alla Cina, dal Medio Oriente all’India. Qui si trovano i pittoreschi edifici in legno e pietra stile sino-portoghese del XIX secolo, le antiche botteghe, la Statua di Hai Leng Ong e il suo Dragone d’Oro. Thalang Road e Dibuk Road sono le strade principali, ricche di locali e negozietti, Phangnga Road è invece caratterizzata dalla presenza di murales.

A Phuket si possono visitare alcuni mercati tradizionali come il mercato del fine settimana di Naka o il mercato notturno di Chillva. 

Il Wat Chalong

Il Wat Chalong è il più grande tempio buddista di Phuket ultimato nel 1837, un monastero composto da alcuni edifici in mezzo a giardini e sentieri dove è possibile passeggiare. L’edificio più famoso è il Wat Chalong Grand Pagoda alto 60 metri, costruito a protezione di un frammento osseo del Buddha venerato come reliquia sacra.

Pareti e soffitti sono decorati con scene della vita di Buddha mentre si trovano anche numerose statue donate dai fedeli. Curioso notare che qui può capitare di vedere i fedeli che mostrano gratitudine a Buddha facendo esplodere dei petardi. Ricordiamo che durante la visita bisogna indossare un abbigliamento consono e rimuovere le scarpe prima di entrare nel tempio.

Il Grande Buddha

Il Grande Buddha di Phuket è alto 45 metri ed è situato in cima a una collina, all’interno di un sito sacro per i buddisti. Questa enorme statua di marmo bianco è uno dei punti religiosi più amati e frequentati dell’isola. Da questo monumento si gode di una vista spettacolare sulla baia di Ao Chalong fino alle baie di Karon e Kata e fino alla città vecchia di Phuket. 

Phuket, cosa vedere nella Perla delle Andamane - immagine 214

I punti panoramici

Oltre al sopracitato punto panoramico, in corrispondenza della statua del Grande Buddha, sull’isola di Phuket ci sono numerosi altri punti panoramici, il più famoso è il Karen che offre un magnifico panorama verso la costa occidentale.

Da Promthep Cape si osserva invece il panorama verso il punto più meridionale della provincia, ma anche dal vicino Windmill Viewpoint.

Altri luoghi molto frequentati sono il belvedere di Monkey Hill e di Laem Sing.

Sapevi che il nome Phuket deriva dal termine malese Bukit, traducibile in “montagna”, perché il suo paesaggio è caratterizzato da alcune morbide cime? Hai mai visitato Phuket? Quale è l’aspetto che ti più ti incuriosisce della sua grande offerta turistica? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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