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Abbiamo scelto un soleggiato weekend di ottobre per raggiungere (finalmente!) la splendida regione delle Langhe dove abbiamo trascorso 2 giorni intensi, tra dolci colline, vigneti e ottimo cibo! Anche la bimba di 10 mesi si è divertita, incuriosita da tutto quello che la circondava, in primis gli ottimi piatti della cucina piemontese 🙂

Di seguito trovi il nostro breve itinerario che ci ha portato a visitare Alba dove era appena iniziata la Fiera Internazionale del Tartufo, il suggestivo castello di Grinzane Cavour per finire con il borgo di La Morra e i suoi dintorni. Per il nostro tour abbiamo selezionato località vicine tra loro che ci permettessero di limitare gli spostamenti in auto visto che per noi le Langhe distano ben 350 km e abbiamo dovuto percorrere una distanza così lunga già in partenza, solo per raggiungere la zona.

Langhe, cosa vedere assolutamente in 2 giorni (con un neonato) - immagine 198

L’area delle Langhe, insieme ai paesaggi vitivinicoli di Roero e Monferrato è diventata patrimonio UNESCO nel 2014 proprio per l’armonia del suo paesaggio dove natura e architettura si fondono alla perfezione dando vita a scenari davvero unici. Sicuramente una regione da rivedere per visitare tutti quei borghi che non abbiamo avuto il tempo di toccare…e per assaggiare altri piatti della tradizione.

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Giorno 1: ad Alba, la porta di accesso alle Langhe e a Grinzane Cavour, castello dal grande fascino

Alba

Impossibile non inserire Alba, il cuore delle Langhe dal quale partire per andare alla scoperta di queste zone. Piacevole cittadina, con un centro molto animato, Alba è famosa in tutto il mondo perché qui si svolge ogni anno, da ottobre a dicembre, la Fiera del Tartufo, il pregiato tubero che viene poi battuto all’asta per cifre incredibili.

Siamo arrivati in città quasi all’ora di pranzo e abbiamo parcheggiato a pagamento nei pressi del grande Luna Park alle porte della città. Pochi passi a piedi e ci siamo ritrovati nella centralissima Via Cavour dove abbiamo subito riservato un tavolo all’Osteria del Vecchio Gallo per un ottimo pranzo a base di piatti della tradizione: un vitello tonnato da dividere, tajarin al ragù, ravioli del plin…la bimba ha gradito e anche noi 🙂

Municipio di Alba

Dopo pochi passi raggiungiamo Piazza Risorgimento dove vediamo sulla sinistra l’edificio del Palazzo Comunale, dalla semplice facciata.

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Cattedrale di San Lorenzo

Poi ci siamo incamminati verso la Piazza del Duomo dove si staglia l’imponente Cattedrale di San Lorenzo che, nonostante all’esterno appaia sobria senza particolari attrattive, riserva un interno davvero sorprendente! Le tre navate sono caratterizzate da volte a crociera impreziosite dal cielo stellato dipinto! Passeggiare sotto a questo cielo è molto bello e, se si riescono a staccare gli occhi dal soffitto, nelle cappelle laterali e presso l’altare si possono vedere anche sculture e dipinti di pregio!

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Chiesa di San Domenico

Raggiungiamo presto anche la Chiesa di San Domenico, una chiesa consacrata che ospita però mostre temporanee e concerti, anche infatti abbiamo trovato all’interno una interessante mostra di fotografia!

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Fiera Internazionale del Tartufo

A poche decine di metri di distanza vediamo l’ingresso al complesso di stand e padiglioni della Fiera Internazionale del Tartufo che nel 2023 corre addirittura alle 93esima edizione! Lo ammetto, non mangio il tartufo perché non mi piace, però ho voluto comunque entrare all’interno del complesso fieristico (biglietto adulto 6 €) per vedere di cosa si trattasse…oltre agli stand dedicati al tartufo, ce ne sono moltissimi altri dedicati all’enogastronomia con grande attenzione ai prodotti locali: torrone, nocciole, pasta fresca, confetture, il tutto accompagnato dall’inconfondibile aroma del tartufo.

Trovi tutte le informazioni a questo link.

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Appena usciti dal complesso, ci siamo imbattuti in una bella gelateria, Dallatte, che mi ha incuriosito per il fatto che proponesse anche gelato al tartufo! Non l’ho assaggiato però ne ho preso uno strepitoso ai gusti nocciola del Piemonte e miele e meliga (un frollino tipico piemontese che ho subito eletto come uno dei biscottini più buoni del mondo tanto che dopo ne abbiamo acquistato mezzo chilo in una bancarella).

Chiesa di Santa Maria Maddalena

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Successivamente abbiamo visitato la Chiesa di Santa Maria Maddalena, una piccola chiesa barocca dall’insolita pianta ellittica che ospitava due mostre nelle due metà dell’interno. Mi hanno colpito molto i meravigliosi affreschi settecenteschi oltre al fatto che ospitasse le spoglie della Beata Margherita di Savoia.

Che dire, questo primo approccio al territorio delle Langhe ci è piaciuto molto ed è cominciato nel migliore dei modi, scoprendo una città piacevole e tanti ottimi prodotti da mangiare!

Grinzane Cavour

Siamo poi risaliti in auto per raggiungere la località di Grinzane Cavour in provincia di Cuneo, a una decina di chilometri da Alba. Parcheggio a pagamento (piccolissimo!) a pochi passi dal castello…e proprio qui abbiamo qui visto il nostro primo panorama sulle splendide colline delle Langhe!

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Il Castello che sovrasta il piccolo borgo è appartenuto a varie famiglie nobili piemontesi, tra le quali i Conti Benso di Cavour, pensa che Camillo Benso ha soggiornato in questo Castello ed è stato anche sindaco di Grinzane! Prima di incamminarsi verso il castello troviamo proprio una statua che lo ricorda.

Qui trovi tutte le informazioni per visitare gli interni che ospitano anche il Museo delle Langhe e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour. Qui si tiene anche l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba alla quale partecipano anche vip e personaggi del mondo dello speattcolo provenienti dal tutto il mondo, a scopi benefici!

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In Vigna Open Air Museum

Con la bambina piccola abbiamo preferito non visitare l’interno del Castello, ma goderci all’aperto lo splendido pomeriggio di sole! Qui si trova un vero e proprio museo all’aria aperta che si snoda tra i vigneti ai piedi del Castello, per una bella passeggiata circondati da un panorama di rara bellezza.

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I numerosi pannelli esplicativi e le illustrazioni raccontano l’arte della vendemmia e tutte le particolarità di questi vitigni così conosciuti e apprezzati a livello internazionale. E, al termine della passeggiata, una sosta obbligata ai giochi per bambini all’inizio del percorso!

Cascina Il Convivio, l’ospitalità e l’accoglienza in una casa di campagna

Per il nostro pernottamento abbiamo scelto la Cascina Il Convivio, un agriturismo al quale voglio dedicare un paragrafo a parte. Si tratta di un complesso di edifici a pochi chilometri dalla città eppure, nonostante questo, immerso in un tranquillo paesaggio rurale che sa di autenticità. Ho apprezzato molto la camera che ci è stata riservata, ricca di mappe e fotografie dal mondo, la cena della tradizione piemontese servita nel piccolo ristorante, l’enorme tiglio di fronte alla struttura!

Inutile aggiungere che la bimba ha dorato cani, gatti e anche galline che sono venuti a darci il benvenuto.

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Giorno 2: La Morra, borgo gioiello tra i vigneti

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Per il nostro secondo e (ahimè) ultimo giorno nelle Langhe abbiamo deciso di concentrarci sulla zona di La Morra, dove ci sono diversi punti di interesse che visitiamo in questa successione:

La panchina gigante rossa

Finalmente sono riuscita a vedere la mia prima panchina gigante! Nei pressi di La Morra in Borgata Roggeri, percorrendo una piacevole strada con l’auto circondati dai vigneti, si trova una panchina gigante rossa, la cosiddetta “panchina della serenità”!

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Ho scoperto però che questa panchina non fa parte del circuito ufficiale delle Big Bench , le panchine giganti diventate ormai una vera e propria attrazione di questo territorio e non solo! Il designer statunitense Chris Bangle con il suo progetto delle panchine giganti promuove il turismo locale e sostiene le eccellenze artigiane del territorio permettendo ai visitatori di salire su una delle famose panchine (ormai se ne contano a decine!) per godere del paesaggio da un’altra prospettiva!

Cappella delle Brunate o del Barolo

Risaliamo in auto, superiamo solo momentaneamente La Morra dove torneremo più tardi per il pranzo, e raggiungiamo la ormai celeberrima Cappella delle Brunate, famosa per i suoi colori accesi e il contesto nel quale sorge: le vigne del Barolo!

Trattandosi di una domenica, dobbiamo parcheggiare l’auto lungo la strada e percorrere l’ultimo tratto a piedi, pena una multa salatissima che non abbiamo intenzione di rischiare. Dal lunedì al venerdì è possibile raggiungere il parcheggio nei pressi della chiesetta con la propria auto, ma nel weekend è stato vietato per non intasare di auto di turisti la piccola stradina tra i vigneti.

Sarò sincera…ho preferito così! Il tratto da percorrere a piedi è di circa 600 metri, all’andata in discesa e al ritorno in salita e la strada è tutta asfaltata se non negli ultimi metri. Certo, scendere e soprattutto risalire con il passeggino è stato piuttosto faticoso durante una domenica di ottobre con la temperatura di luglio, però la passeggiata circondati dai vitigni, in mezzo alle Langhe del Barolo è stata molto suggestiva.

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La chiesetta che si raggiunge è di per sé un edificio piccolino che in molti, ho letto, hanno trovato deludente, personalmente l’ho trovata originale: une bella sorpresa al termine di una camminata faticosa giù per la collina 🙂

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Il Belvedere di La Morra

Dopo la bella faticaccia per risalire, l’auto ci è sembrata un miraggio! La bimba ha dormito per tutto il tempo, quindi non si è accorta della nostra passeggiata. Siamo risaliti per raggiungere La Morra, tornando indietro di qualche chilometro. Fortuna che c’è un grande parcheggio gratuito nei pressi del Palazzetto dello Sport, questo piccolo borgo è davvero preso d’assalto dai turisti!

Passeggiamo tra i vicoletti e raggiungiamo la piccola e suggestiva Piazza Castello dove si trova il famosissimo Belvedere dal quale si ammira lo straordinario panorama delle Langhe, abbracciando con lo sguardo chilometri e chilometri di colline ricoperte da armoniosi e ordinati filari di vigne.

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La giornata di sole e il cielo limpido ci hanno permesso, oltre che di patire il caldo, di osservare un paesaggio dai colori intensissimi! Questa visita vale sicuramente la pena, anche se consiglio di tenere conto di una sosta piuttosto breve perché il borgo è davvero molto piccolo e, se non si ha intenzione di pranzare qui o di partecipare a degustazioni o visite delle cantine, non resta molto altro da fare.

Il nostro ultimo pranzo nelle Langhe decidiamo di farlo al Caffè Murra, un bar che offre panini e tagliere di salumi e/o formaggi locali. Dovendo ripartire con l’auto per tornare a casa, abbiamo paura di perdere troppo tempo in un ristorante e la scelta di mangiare al bar si rivela azzeccata perché mangiamo bene comodamente seduti ai tavolini all’aperto. Il nostro weekend nelle Langhe qui si conclude, con gli occhi pieni di paesaggi da cartolina e la pancia di ottimo cibo!

E tu conosci questa zona? Ti piacerebbe vedere la cappella colorata del Barolo? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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