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Eccomi a ripercorrere i passi del nostro soggiorno nell’affascinante Tokyo, la capitale giapponese che da sola vale il viaggio e dopo purtroppo siamo stati troppo poco tempo per poterla visitare al massimo. Abbiamo avuto a nostra disposizione solamente 2 giorni pieni oltre a una mezza giornata!

Prima di scendere nel dettaglio raccontando l’itinerario del primo giorno nella capitale giapponese che ci ha portato attraverso 2 quartieri celebri in tutto il mondo, Shibuya e Shinjuku, che tutti hanno sentito più volte nominare grazie al cinema, ai manga e ai cartoni animati, dobbiamo menzionare il nostro compagno di viaggio!

Il modo migliore per ottimizzare il nostro tempo, sfruttando ogni momento per esplorare i suoi quartieri più famosi, è stato quello di muoverci il più possibile con i mezzi pubblici utilizzando il Japan Rail Pass.

Japan Rail Pass

La scelta del Japan Rail Pass (JRP) deve essere ben ponderata, visto il suo costo e la sua durata temporale limitata, al sito ufficiale trovi tutte le informazioni. Il pass di 7 giorni, che è quello che noi abbiamo scelto, ma ce ne sono disponibili anche di 14 o 21 giorni, costa ben 193 euro a testa (prezzo valido fino al 30 settembre 2023) ed è utilizzabile esclusivamente sui mezzi della Japan Rail, esclusi Nozomi e Mizuho Shinkansen.

Il pass è valido sulla monorotaia di Tokyo, su alcune linee delle ferrovie di Aomori, su alcuni autobus locali della JR, sul traghetto JR Miyajima a Hiroshima.
Il Japan Rail Pass non è valido sulle linee ferroviarie private come: Hakone-Tozan, Nankai-Koya, Fujikyu, Kitakinki-Tango.

Per noi si è rivelata la scelta più conveniente, dal momento che lo abbiamo sfruttato anche per muoverci con il treno shinkansen da Tokyo a Kyoto!

1° giorno a Tokyo, cosa non perdere tra Shibuya e Shinjuku - immagine 199
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Attenzione: dopo aver acquistato il Japan Rail Pass online, si riceve un voucher che non è il JRP vero e proprio che si ottiene solamente in loco dopo la conversione in determinate stazioni ferroviarie e solo dietro presentazione del passaporto originale (mi raccomando: non portate con voi la fotocopia del passaporto, gli addetti devono verificare dalle pagine del vostro passaporto la data in cui siete entrati in Giappone! Indovinate chi ha sbagliato presentandosi con la sola fotocopia? Ecco.)

Potete verificare a questo link dove si trova l’Exchange Office nella stazione più vicina a voi, potete cambiarlo anche direttamente all’aeroporto di Narita se avete necessità di utilizzarlo subito!

Adesso che avete deciso se acquistare o meno il Japan Rail Pass prima di mettervi in viaggio, non vi resta da fare altro che leggere qualche libro o guida turistica per cominciare ad avvicinarvi allo splendido Paese che vi aspetta!

Dove alloggiare a Tokyo

Adesso che avete le idee più chiare, il mio consiglio è di alloggiare ovunque vogliate a Tokyo, la scelta è davvero infinita, da hotel di grandi catene internazionali a piccoli hotel dal sapore antico, dallo stile moderno e contemporaneo, la cosa importante è che vi troviate vicini a una stazione ferroviaria. Quando la sera, dopo aver macinato km e km a piedi, non vedrete l’ora di rientrare in hotel, la vicinanza di questo all’uscita della metro vi renderà tutto più semplice!

Noi abbiamo fatto base nel quartiere di Ikebukuro presso il comodo e bell’hotel Metropolitan Tokyo Ikebukuro dove avevamo un trattamento di solo pernottamento, proprio a pochi passi dalla stazione di Ikebukuro dalla quale prendevamo la linea Yamanote.

Come muoversi a Tokyo

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All’interno della stazione di Shinjuku

Linea Yamanote

La linea Yamanote è una linea ferroviaria che fa parte del Gruppo JR, per cui potete utilizzare il vostro JRP! Conviene imparare a conoscerla perché è davvero comodissima per raggiungere le principali località turistiche della capitale giapponese.

Il percorso della Yamanote disegna infatti un anello intorno al centro della città, per una lunghezza di oltre 30 km, incrociando buona parte delle altre linee dei trasporti di Tokyo mediante i suoi treni grigi con finiture verdi. Questa linea permette di toccare le stazioni di Tokyo, Shinjuku, Ueno, Shibuya, Akihabara…

Yurikamome Nuovo Transito

Questa è l’altra linea, oltre alla Yamanote, sulla quale siamo saliti e, attenzione, non fa parte del JRP quindi abbiamo dovuto pagare il biglietto. Si tratta un sistema completamente automatico senza autisti a bordo che collega Shimbashi (dalla quale siamo partiti anche noi) e Toyosu con l’isola artificiale di Odaiba. Qui puoi consultare il percorso.

Cosa vedere il primo giorno a Tokyo

Shibuya, Tokyo iconica

La Yamanote Line ci porta puntuale da Ikebukuro a Shibuya, uno dei quartieri più famosi della città dove ci troviamo catapultati in un marasma di persone ordinate che si muove in tutte le direzioni, principalmente giovani alla moda che visitano gli immensi centri commerciale.

Da non perdere la sosta fotografica davanti alla statua di Hachiko, il famoso cane simbolo di fedeltà che attese per anni il suo padrone alla stazione dopo il lavoro, sebbene fosse venuto a mancare.

Quindi attraversiamo l’incrocio pedonale più famoso e affollato del mondo, un’esperienza iconica insieme ai giapponesi che allo scattare del verde procedono su tutti i lati!

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Ci spostiamo attraverso il viale Omotesando, nota strada dello shopping che ospita famosi brand internazionali e centri commerciali.

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Harajuku, tra moda e shintoismo

Takeshita Doori

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Attraversiamo Takeshita Doori, la strada pedonale lunga 400 metri simbolo del quartiere Harajuku dove si trovano le ultime mode, più strane, più all’avanguardia, più colorate, più sensazionali.

Oltre a osservare vetrine più o meno insolite, da non perdere le famose crepes ripiene dolci o salate arrotolate e/o lo zucchero filato gigante nei colori dell’arcobaleno, decisamente in stile Harajuku.

Non perderti il mio articolo OTAKU: pazzi per il Giappone dove troverai tante curiosità sul quartiere di Harajuku, lo street food e le ultime mode nate proprio qui!

Santuario Meiji Jingu

Cambiamo decisamente atmosfera per passeggiare nel verde del parco Yoyogi Koen fino ad arrivare al santuario shintoista Meiji Jingu, uno dei principali santuari della città di Tokyo.

Il santuario è aperto tutti i giorni con accesso gratuito, mentre è a pagamento l’ingresso al giardino interno.

Shinjuku, incredibile varietà

Risaliamo su un treno della linea Yamanote che ci porta da Yoyogi a Shinjuku, una stazione che è uno speattcolo di per sé: iscritta al Guinness dei primati, è la prima stazione al mondo per numero di passeggeri annui!

Shinjuku uscita ovest

Omoide Yokocho

Dobbiamo innanzitutto distinguere le cose da fare tra i due lati ovest/est della stazione, per risparmiare un po’ sui km da percorrere a piedi. Uscendo a ovest troviamo il suggestivo Omoide Yokocho, una serie di stretti vicoletti dove si troviamo minuscoli locali per mangiare!

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Una tappa imperdibile per pranzare in puro stile giapponese, in locali minuscoli che consistono di una sola stanza dove non ci sono tavolini ma si mangia direttamente al bancone insieme a pochissimi altri avventori. Qui pranziamo con degli ottimi yakitori.

Leggi anche il mio articolo 8+2 Piatti tipici, giapponesi e buonissimi

Tokyo Metropolitan Government

Eventualmente si può allungare il tragitto per raggiungere l’area degli affari dove si trovano alti grattacieli ed edifici amministrativi, un bel contrasto rispetto a Omoide Yokocho, ed entrare nel Tokyo Metropolitan Government edificio 1 per ammirare il panorama (gratuitamente) da 243 metri di altezza!

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Ovviamente noi siamo stati e abbiamo scoperto che era chiuso per ristrutturazione solamente dopo essere arrivati di fronte 🙁

Shinjuku uscita est

Proprio nei pressi dell’uscita est della stazione si trova Studio Alta, un famoso shopping center di 8 piani principalmente per ragazze, che funge anche da luogo di ritrovo.

Kabuchiko

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Siamo ancora nel quartiere di Shinjuku, ma quest’area merita indubbiamente un paragrafo a parte! Mi riferisco a Kabuchiko, un distretto notturno che è il più grande quartiere a luci rosse della capitale giapponese.

Qui si trovano strip club, hostess bar, sale di pachinko (un popolare gioco d’azzardo giapponese a metà strada tra flipper e slot machine) e la suggestiva insegna di ingresso rossa che risplende nella notte insieme a tutti gli altri cartelli pubblicitari illuminati dai neon.

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Attenzione: all’interno dell’area di Kabuchiko è preferibile non scattare foto e non dare confidenza a eventuali interlocutori che potrebbero cercare di truffare i turisti.

Visto che non è ancora buio, proseguiamo con la nostra passeggiata con l’obiettivo di tornare più tardi per vedere l’insegna illuminata e restiamo a bocca aperta davanti allo Hotel Gracery Shinjuku sul quale campeggia una statua di Godzilla alta 12 metri!

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Museo del Samurai

Proseguiamo con la visita di un Museo interessantissimo, quello del Samurai, che si trova sempre a Kabuchiko dove vengono esposti abiti e copricapi originali, si può assistere a un combattimento tra un ninja e un maestro di kendo e si possono indossare alcuni abiti per scattare delle belle foto ricordo!

Trovi maggiori informazioni sul sito ufficiale.

Hanazono Shrine

Usciti dal Museo facciamo un’altra tappa tranquilla, ci sembra di essere lontanissimi dalle luci e dalla folla del quartiere di Kabuchiko, e invece ci troviamo solamente a pochi passi!

Visitiamo il santuario shintoista Hanazono, un famoso luogo di culto della città di Tokyo dedicato alla dea Inari, divinità della fertilità e del successo terreno e osserviamo diversi uomini d’affari in preghiera.

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Golden Gai

Ci addentriamo poi nei piccoli vicoli di Golden Gai, sei stradine parallele dove si trovano oltre 300 minuscoli bar che vendono bevande alcoliche, davvero insolito ma caratteristico, nei locali c’è spazio solamente per il bancone del bar e poco altro!

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Dal momento che dobbiamo cenare, torniamo sui nostri passi per vedere nuovamente l’insegna di ingresso al quartiere ed entriamo in un piccolo ristorante molto semplice e spartano che propone esclusivamente ramen. Attratti dalla grande quantità di giovani e di studenti in fila ordinata davanti alla cassa, gustiamo così un ramen ottimo e dal prezzo decisamente economico! Purtroppo non ho preso nota del nome del locale, altrimenti lo avrei sicuramente consigliato.

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Special tips

Riproduzioni dei cibi in cera

Nel quartiere di Shinjuku, così come a Shibuya, c’è solo l’imbarazzo della scelta sui locali in cui mangiare e non è nemmeno troppo difficile avere un’idea del menù offerto visto che spesso le vetrine sono piene di riproduzioni dei cibi in cera e che le insegne stesse sono a forma di animali o verdure! La prima volta che ne ho vista una sono rimasta scioccata, pensavo che si trattasse di cibo vero tanto era somigliante!

Shopping a Donki

Ovunque si trovano negozi enormi e infiniti centri commerciali multipiano in cui spesso siamo entrati semplicemente per fare un giro, avere un’idea della moda locale, divertirci a osservare curiosi accessori in vendita. Ovviamente ho dimenticato di segnare i loro nomi, anche se sarebbe stato difficile, visto quanti ne abbiamo visitati! Posso citarne uno per tutti, Don Quijote, il nome di una grande catena giapponese (conosciuta anche come donki) che vende di tutto, dall’abbigliamento al cosplay agli elettrodomestici all’elettronica…credetemi, è un viaggio nel viaggio!

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Questa lunga giornata in giro per Tokyo si è conclusa, quindi torniamo alla stazione di Shinjuku e risaliamo sul primo treno della Yamanote Line che ci riporta, stanchissimi, in hotel a Ikebukuro! Siamo soltanto all’inizio perché ci aspettano giornate intense!

Leggi anche 2° giorno a Tokyo: Asakusa, Ueno, Akihabara e relax all’onsen

Hai mai visitato Tokyo? Sapevi che a Shibuya si trova la statua del cane Hachiko? Conoscevi la sua storia? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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