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Muzeul Satului, un percorso nella storia

 

Durante un bello ma fresco weekend di inizio giugno a Bucarest abbiamo passato una mattina davvero interessante presso il Muzeul Satului, raggiunto comodamente in taxi dal centro cittadino, ma è raggiungibile anche in autobus o in tram.

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Un museo all’aria aperta

Questo museo si chiama ufficialmente Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” ed è tutto sviluppato all’aria aperta, all’interno di un parco ben curato di oltre 100.000 metri quadri lungo le rive del lago Herastrau. Il nome deriva da quello del suo creatore, l’omonimo sociologo che portò alla sua inaugurazione nel 1936 alla presenza del re Carol II di Romania, rendendolo così uno dei musei all’aperto più antichi d’Europa.

Muzeul Satului, un percorso nella storia - immagine 2
L’ingresso al Muzeul Satului

Si tratta di un museo etnografico che contiene circa 300 edifici, dalle case tradizionali, alle fattorie, alle chiese, ai mulini…e chi più ne ha più ne metta! Non solo si ha la possibilità di passeggiare tra differenti edifici che provengono da diverse zone della Romania, ma anche attraverso diversi periodi storici. Un viaggio nel viaggio, nello spazio, ma anche e soprattutto nel tempo!

Gli edifici sono tutti originali

Davvero incredibile pensare che tutti gli edifici qui contenuti sono stati prelevati dal sito originale in cui si trovavano inizialmente, smontati pezzo per pezzo e successivamente trasportati a Bucarest per venire quindi riassemblati e ricostruiti nel parco in questione, dove hanno trovato una nuova sistemazione senza perdere la loro storia di origine.

La casa più antica è stata costruita nel XVII secolo, mentre la più recente risale al XX secolo…un lungo percorso attraverso i secoli e la storia della Romania.

Si incontrano case e chiese in legno e in pietra, alcune caratterizzate da colori vivaci sugli infissi, sulle porte e sulle finestre, altre dai tetti in paglia, altre ancora semisepolte nel terreno, a differenza di altre che invece sono sopraelevate e accessibili tramite una scala di legno. Ogni edificio ha caratteristiche uniche che dipendono dal suo periodo di costruzione ma anche e soprattutto dalla località in cui si trovava: il clima di origine infatti ha influito su determinate scelte di materiale e di struttura.

Alcuni edifici appartenevano a famiglie di contadini o di artigiani, altre a famiglie di minoranze etniche o religiose e riflettono la vita tradizionale rumena.

Sono rimasta davvero affascinata dalla presenza anche di una sala da ballo e di un piccolo e grazioso parco giochi.

La sala da ballo
Una giostra del parco

Gli interni delle case

La cosa più bella a mio parere è che nella maggior parte degli edifici è possibile accedere, dove si trovano degli interni estremamente curati e rifiniti nell’arredamento. Le tavole sono imbandite, le tende sono alle finestre, gli oggetti sono autentici…quest’atmosfera così intima dà quasi l’impressione che i proprietari siano ancora presenti!

Intorno alle case si trovano talvolta anche recinzioni in legno, piccoli cancelli, fienili e stalle provviste di utensili di lavoro ed è molto interessante poter approfondire le usanze e le tradizioni della vita in campagna, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia del Paese.

Una visita imperdibile

La nostra passeggiata nel museo è stata davvero bella, imperdibile durante un viaggio a Bucarest e ci siamo subito dispiaciuti di aver potuto dedicare alla sua visita solamente una mezza giornata. Abbiamo concluso questa esperienza con un pranzo caldo a base di zuppe tipiche nel ristorante del museo, anche questo all’interno di un bell’edificio originale qui ricostruito.

Consiglio vivamente di dedicare al Muzeul Satului una giornata intera, sono sicura che non ve ne pentirete! A questo link potete trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare la visita.

Hai mai visitato un museo interamente a cielo aperto? Fammi sapere in quale città!

Di Stefania Dal Canto

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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