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Il Kinkaku-ji, il tempio d’oro di Kyoto

Durante la nostra permanenza nella splendida città di Kyoto (e un fantastico soggiorno nel ryokan Yoshi-Ima), abbiamo avuto modo di visitare, insieme ai più svariati templi, anche la struttura del Kinkaku-ji caratterizzata dall’oro luminosissimo che risplende sul suo tetto. Si tratta di uno dei templi più iconici della città, insieme al Ginkaku-ji, il Padiglione d’argento (clicca qui per leggere l’articolo), il Kiyomizudera e il Ryoan-ji che contiene un giardino secco giapponese di cui ho raccontato in questo articolo, anche se è molto difficile fare una “selezione” dei templi più suggestivi della città perché Kyoto ne ospita davvero tantissimi!

Da Kyoto inoltre puoi raggiungere anche Nara con una bella escursione giornaliera Il Parco di Nara, tra i cervi e il Todai-ji

Il tempio di Kinkaku-ji è stato inserito tra i beni culturali sotto tutela nazionale, oltre ad essere parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco insieme agli altri monumenti della città di Kyoto.

Il Kinkaku-ji, il tempio d'oro di Kyoto - immagine 2
Lo splendido Kinkaku-ji dalle foglie d’oro

La storia del tempio

Il Kinkaku-ji è chiamato anche Rokuon-ji e fu costruito nel 1397 come villa per lo shōgun Ashikaga Yoshimitsu dello shogunato Ashikaga, noto per essere stato l’unificatore del Paese, ponendo fine al periodo della suddivisione delle Corti del Nord e del Sud. L’autorità di questo shogun era tale che, quando nel 1404 un’ambasciata Ming arrivò in Giappone con un sigillo destinato al Re del Giappone, Yoshimitsu ricevette il dono e si firmò come tale. Alla sua morte, la villa divenne il Tempio del padiglione dorato, successivamente convertito dal figlio di Yoshimitsu in un tempio Zen della scuola Rinzai.

Nel corso della sua storia, il tempio è bruciato numerose volte, l’ultima di esse è stata il 2 luglio 1950, quando il Padiglione d’oro fu incendiato dal giovane monaco novizio Hayashi Yoken, che subito dopo tentò il suicidio, per essere poi condannato a una pena in carcere non scontata per infermità di mente.

L’edificio attuale è datato al 1955, quando fu ricostruito seguendo il disegno originale, e successivamente ristrutturato nel 1987. Il tetto del Padiglione d’oro è stato ricostruito nel 2003.

La struttura del Kinkaku-ji

L’intero padiglione è ricoperto di foglie d’oro puro, caratteristica che ne ha decretato una grande fama e lo ha reso una meta irrinunciabile per i turisti di tutto il mondo, che lo affollano in ogni stagione dell’anno e a tutte le ore del giorno. La scelta dell’oro come copertura di un tempio riflette una profonda simbologia: quella della purificazione da ogni tipo di inquinamento, sia materiale che immateriale.

La pagoda è suddivisa in tre piani che si ispirano, ciascuno di essi, a un diverso stile architettonico. Contiene le reliquie del Buddha al secondo piano mentre, sopra alla cupola dell’edificio, si trova la riproduzione di un Fènghuáng, una sorta di fenice leggendaria che popola la mitologia cinese.

Intorno al tempio

Attorno al Padiglione si trova un parco immenso, il kaiyū-shiki, ricco di alberi verdissimi e rigogliosi, tra i quali si può passeggiare in un percorso piacevole e interessante, mentre la sagoma del tempio appare e scompare lungo di esso. Bisogna considerare circa 1 ora per percorrere tutta la passeggiata. Troviamo anche uno stagno chiamato Kyōko-chi, costellato di isole e pietre che rappresentano la storia della creazione secondo il Buddismo. Nelle giornate di sole, il riflesso del tetto dorato che si specchia nelle acque dello stagno, regala immagini emozionanti e suggestive, da immortalare con infinite fotografie…e anche noi non ci siamo sottratti allo scattare decine di fotografie!

L’edificio del Padiglione d’oro si specchia nello stagno

Del parco intorno al Tempio fa parte anche un albero di pino molto famoso chiamato Rikushu no Matsu. La notorietà di questo albero è dovuta al fatto che ha più di 600 anni e ha una particolare forma che richiama quella di una barca.

Alla fine del giardino si trova infine la casa del tè nella quale ci si può soffermare per ammirare per un’ultima volta l’armonia perfetta di un paesaggio tipicamente giapponese.

 

Sapevi che esiste questo tempio giapponese ricoperto di foglie d’oro? Hai mai visitato un tempio buddista? Fammi sapere dove!

Di Stefania Dal Canto

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

2 risposte su “Il Kinkaku-ji, il tempio d’oro di Kyoto”

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