Un bel sabato di inizio autunno abbiamo deciso di andare a visitare la Fortezza delle Verrucole nel comune di San Romano in Garfagnana, in provincia di Lucca. A questo link trovi altre località imperdibili per organizzare una bella giornata di visite in Garfagnana!
Siamo stati spinti sia dal passaparola e dalle recensioni positive di parenti e amici che già l’avevano visitata, sia dal fatto che la fortezza sorge in posizione panoramica a dominare la vallata, quindi ci aspettavamo di intravedere il foliage.
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Perché Verrucole
Nel comune di Pisa abbiamo una rocca dal nome simile, la rocca della Verruca, per cui mi ha subito incuriosito il nome dato a questa fortezza della Garfagnana. Pare infatti che siano simili anche le origini: in entrambi i casi si vuole indicare la conformazione dello sperone roccioso su cui sorgono le due fortezze, che richiama la protuberanza cutanea causata dal virus.
La storia della Fortezza delle Verrucole
La storia della Fortezza si intreccia a quella della famiglia dei conti Gherardinghi che ha posseduto il primo nucleo presente nella zona già dal X secolo. Insieme ad altre casate della Garfagnana, i conti si allearono con i Pisani per non pagare più a Lucca la tassa sul sale, episodio che comportò l’assedio e la successiva vittoria da parte dei Lucchesi nel 1296. Fu quindi affidata ai Guidiccioni e al condottiero lucchese Castruccio Castracani.
Dal 1328 al 1345 è stata quindi proprietà del marchese ghibellino e condottiero di ventura Spinetta Malaspina. La fortezza rinascimentale è stata poi, dal 1446 e per oltre 400 anni, presidio militare inespugnabile dei duchi d’Este di Ferrara-Modena e Reggio.
Dalla seconda metà del XVIII secolo è cominciato il degrado della struttura che non doveva più assolvere ad alcun ruolo militare. Con la dominazione francese e dopo il breve periodo sotto il Principato di Lucca e Piombino di Elisa Bonaparte Baciocchi, nel 1866 la Rocca è stata alienata dal demanio. Dopo essere passata di mano in mano a vari privati, nel 1986 è stata infine acquistata dal comune di San Romano in Garfagnana che l’ha restaurata e aperta al pubblico nel 2012.
Un anno dopo, la struttura è stata aperta al pubblico come un vero e proprio Archeopark (Fortezza Verrucole Archeopark).
La struttura attuale
La parte di fortezza che vediamo oggi risale al periodo estense, dal momento che non è rimasto più niente della struttura medievale. Si tramanda che in origine il complesso avesse due torrioni a difesa delle due rocche, la Tonda e la Quadra, poste ai due estremi del colle. La Rocca Tonda è l’attuale torrione poligonale, mentre della Rocca Quadra si vedono ancora tracce.
Oggi, entrando dall’antica Porta Piana dotata di guardiola e caditoia, girando a sinistra, si possono vedere la cortina merlata, la casamatta-cannoniera e i baluardi cinquecenteschi. Sul lato opposto si trovano i resti del magazzino e dell’alloggiamento del corpo di guardia. Salendo sul colle della Rocca Tonda si trovano l’antica cappella e il torrione in parte restaurato. Dalla porta a nord si entra nell’orto del comandante, che conteneva a sua volta un torrione della polvere da sparo e una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.
Organizzare la visita
Il trenino
Noi abbiamo parcheggiato a valle e siamo saliti a piedi con una breve e piacevole (nonostante il freddo) passeggiata in salita, ma è importante sapere che dal 2018 è attivo anche un impianto di risalita su monorotaia a cremagliera.
Date e orari
All’arrivo si incontra la biglietteria dove è possibile acquistare il ticket di ingresso e prenotare la visita guidata che si tiene a orari fissi durante la giornata. Attenzione: la struttura della Fortezza è chiusa in inverno, rimane aperta da aprile a ottobre principalmente nei weekend e anche in altri giorni della settimana durante il periodo estivo di maggiore affluenza. Qui tutte le date e gli orari.
La visita guidata
Noi non abbiamo pensato di prenotare e siamo stati fortunati a trovare disponibilità, ma sicuramente in alta stagione è preferibile prenotare. La visita guidata è stata gestita da una ragazza giovane e molto preparata che ci ha accompagnato in abiti storici e condotto con competenza e simpatia attraverso gli spazi ristrutturati della Fortezza.
Adoro adoro adoro visitare locali pieni di storia che sono stati restaurati con cura e riallestiti come dovevano presentarsi nel XIII secolo! Vediamo camere, sale ricevimento le cui pareti un tempo erano ricoperte di pelli di animali come isolante e la cucina che trovo interessantissima, provvista di attrezzi di lavoro come se fosse ancora in funzione. Vediamo addirittura cesti di pungitopo tenuti per scacciare i roditori dalle pietanze.
Proprio qui scopro con sorpresa le origini di una nota espressione toscana: puzzo di bottino, a indicare un forte odore di pozzo nero. In un angolo della cucina si trova proprio una piccola botte, il famoso “bottino”, dove la servitù faceva i propri bisogni prima di andare a gettarli all’esterno o, addirittura, a vendere. Ecco rivelato il mistero.
Mentre io sono attratta dalla cucina, mio marito lo è dall’armeria, dove ci vengono mostrate e spiegate alcune armi e armature dell’epoca che si possono anche provare a utilizzare. Questo piacevole percorso interattivo prosegue e si conclude al piano più alto dove troviamo dei veri e propri laboratori (in questo momento senza visitatori) dedicati ad attività pratiche per adulti e bambini. Un piccolo angolo è dedicato alle polveri che venivano utilizzate per colorare le stoffe. Davvero interessante.
Il pranzo alla locanda medievale
La nostra visita a questo punto è completa, ma non lo è ancora la nostra giornata. Manca infatti una parte importante, il pranzo, che decidiamo di fare all’interno delle mura della fortezza, dove si trova l’antica Locanda medievale. Entriamo appena in tempo in un ambiente caldo e accogliente, mentre fuori infuriano il freddo e un fortissimo vento. Mangiamo e beviamo da curiosi bicchieri di terracotta in un locale davvero caratteristico, dove vengono venduti l’idromele, vini e liquori medievali.
E tu vorresti visitare questa affascinante Fortezza della Garfagnana? Ti piace attraversare luoghi così ricchi di storia?