Alcuni dei link contenuti nel post sono link di affiliazione. Questo significa che, se clicchi sul link e scegli di acquistare il prodotto o il servizio, potrò percepire una percentuale di affiliazione. Tale commissione non comporta alcun supplemento di prezzo per l'utente.
La Val Pesarina è una delle valli che compongono la zona friulana della Carnia che prende il nome dall’omonimo torrente dal momento che si estende lungo il suo corso. Proprio durante un soggiorno nelle Dolomiti friulane abbiamo deciso di dedicare una giornata all’esplorazione della bellissima Val Pesarina.
Leggi anche l’articolo Tre Cime di Lavaredo, Trekking ad anello dal Rifugio Auronzo
Sappada sulle Dolomiti, uno dei borghi più belli
La nostra base è stata la deliziosa località di Sauris di Sopra in uno splendido paesaggio alpino. Ne ho parlato in questo articolo: Sauris Zahre, perla della Carnia
Gli stàvoli di Orias
Abbiamo cominciato col raggiungere gli stàvoli di Orias che si possono raggiungere con una passeggiata dalle frazioni di Osais o Pieria oppure da quella di Truia. Temevamo che la passeggiata da Osais sarebbe stata troppo lunga e allora ci siamo spinti pigramente fino a Truia in auto dove abbiamo parcheggiato nella piccola piazzetta che si incontra salendo dalla strada asfaltata piuttosto stretta.
Una signora che stava spazzando fuori dalla porta di casa ci ha visto dubbiosi e di conseguenza mostrato la strada da seguire a piedi. La passeggiata è semplice e dura circa 15 minuti, basta seguire la strada e i suoi tornanti finché non si intravede il complesso degli stavoli.
Gli stàvoli sono delle abitazioni temporanee che venivano utilizzate durante il transito delle mandrie dal paese alle casere in quota. Costituiti in genere da due piani in pietra e da tetti spioventi, avevano al piano terra la stalla e il locale del pastore, al primo piano il fienile con ampie finestre per garantire una buona areazione. In questo modo il bestiame poteva abituarsi gradualmente all’aumentare dell’altitudine.
La particolarità di questi stàvoli risalenti al XVIII secolo e oggi in parte restaurati e adibiti a case vacanza dai proprietari, è che sono posizionati uno vicino all’altro, tanto che sono stati soprannominati sciolas, ovvero signore, perché sembrano seduti uno accanto all’altro.
La visita a Pesariis in Val Pesarina
Torniamo al piccolo abitato di Truia e scendiamo a valle con la macchina fino a raggiungere il paese di Pesariis, frazione di Prato Carnico, noto per l’antica produzione di orologi. Scopriamo quindi che il paese è un vero e proprio museo a cielo aperto in cui passeggiare scoprendo degli orologi diversi ad ogni angolo.
Qui infatti la fabbricazione degli orologi è un’arte che è stata tramandata nel tempo, già nel XVII secolo si producevano orologi a pendolo. Nel 1725, con la nascita della fabbrica dei F.lli Solari, si cominciano a produrre orologi destinati a campanili e torri civiche in ferro, in ottone, fino ad arrivare agli orologi rilevatori di presenze e con ricarica automatica nel XX secolo.
Nel paese si incontrano 12 orologi monumentali, il primo dei quali si trova proprio nel parcheggio delle auto.
Il percorso degli orologi di Pesariis
Proseguendo si trova una mappa di Pesariis con segnalato il percorso da seguire e la descrizione degli orologi che si incontrano: l’orologio a vasche d’acqua, la meridiana, il calendario perpetuo, l’orologio dei pianeti…Fino ad arrivare al piccolo Museo dell’Orologio dove sono esposti un centinaio di modelli attraverso i quali si ripercorrono indirettamente secoli di storia.
Sorpresi da un’acquazzone improvviso ci rifugiamo a pranzare al ristorante Inn Pik dove mangiamo, tra le altre cose, uno strepitoso toc in braide, un piatto tradizionale friulano a base di polenta e un intingolo di formaggio e morchia, il burro fuso con la farina di mais tostata.
Eri a conoscenza della storia del paese degli orologi? Ti piacerebbe visitare questa splendida valle della Carnia? Qui racconto invece la nostra visita nella provincia di Udine. Fammelo sapere nei commenti!