Amanti di manga, anime, action figures, elettronica…Akihabara, l’Electric Town o Akiba, come viene spesso abbreviata, era uno dei quartiere che desideravamo più visitare a Tokyo. In realtà, anche se viene denominata in questo modo, sarebbe più corretto riferirsi a questa zona come a Soto-kanda, una parte del distretto di Kanda nel quartiere di Chiyoda. Una meta irrinunciabile per ogni otaku! Per sapere cosa significa leggi questo articolo OTAKU: pazzi per il Giappone.
Siamo arrivati in treno percorrendo la linea Yamanote e siamo scesi alla stazione di Akihabara dove ci siamo trovati catapultati in mezzo a negozi che vendevano articoli di elettronica, cavi, videocamere, parti di ricambio, sia nuovi che usati.
Ai piccoli negozi si alternano locali più grandi, anche multipiano, fino ad arrivare nella strada principale che si chiama Chuo Dori, dove si trovano enormi centri specializzati che si estendono su più piani. Edifici dalle pareti coloratissime, pubblicità accattivanti, neon fluorescenti che lampeggiano a intermittenza su ogni negozio, ogni angolo, ogni incrocio, si tratta di un quartiere davvero unico, non si sa dove posare lo sguardo!
Si è fatta l’ora di pranzo e, prima di perderci tra i negozi, decidiamo di fermarci a mangiare in un kaiten sushi, un locale fast food in cui il sushi viene servito in piccoli piattini collocati su un nastro trasportatore che si estende per tutto il ristorante, in modo tale che sia accessibile per ciascun avventore da qualsiasi postazione.
I piattini, dopo averne divorato, ehm, mangiato il contenuto, vengono conservati e impilati alla propria postazione: a ciascuno di essi in genere corrisponde un prezzo diverso (a seconda del colore o della fantasia) e il cameriere può calcolare con facilità il costo del pasto. Soddisfatti, ma non ancora sazi, quando usciamo ci fermiamo a un chiosco per acquistare un taiyaki, un dolcetto a forma di pesce ripieno di una pasta di fagioli rossi zuccherati.
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Adesso è arrivato il momento tanto atteso della giornata, entrare in più negozi possibili in un solo pomeriggio di tempo!
Gli store più conosciuti di Akihabara
Yodobashi Camera è uno store multipiano interamente dedicato alle attrezzature elettroniche, computer, videogiochi, macchine fotografiche, molte di esse adatte anche a una clientela internazionale. Si deve tenere a mente infatti che molti dei dispositivi elettronici che si possono acquistare ad Akiba, non sono utilizzabili fuori dal Giappone, a causa di una differente struttura tecnica (e del libretto istruzioni scritto in caratteri giapponesi).
Super Potato è specializzato nella vendita di videogiochi anni ’80 e console del passato, al piano superiore dello store viene anche ricreata una vera e propria sala giochi dal gusto retrò.
All’interno del Club SEGA si trovano tutti i videogiochi SEGA.
Radio Kaikan è un’altra istituzione di Akiba, è un mega store di dieci piani che contiene al suo interno una trentina di negozi che vendono dispositivi elettronici e prodotti relativi al mondo dell’anime, del fumetto, action figures, gadget, giochi…un paradiso per gli otaku appassionati di questi aspetti della cultura giapponese.
Mandarake è specializzato invece in manga di seconda mano e di gadget attinenti al mondo del fumetto: giocattoli, poster, bambole…
Numerosi sono i negozi che vendono abbigliamento per cosplay, pareti e pareti di parrucche colorate e di lenti a contatto sorprendenti.
Il Don Quijote (chiamato anche Donki) è una catena di negozi famosissima in Giappone, dove si incontrano oltre 160 store che sono comunque diffusi anche in altre città asiatiche come Bangkok, Hong Kong e Singapore. Si tratta di una catena di discount che vende di TUTTO, dall’abbigliamento, alle caramelle, all’elettronica, ai giocattoli, ai travestimenti, agli accessori…è un negozio che ho adorato, con le corsie e gli espositori pieni di prodotti di cui spesso non ho capito l’utilizzo e siamo entrati dentro a tutti i Donki in cui ci siamo imbattuti.
Ad Akihabara Donki si trova uno store enorme suddiviso in più piani, l’ottavo dei quali ospita l’AKB48 Theater, palcoscenico dell’omonimo gruppo di cantanti pop giapponesi AKB48, un gruppo di idol tutto al femminile nato proprio ad Akiba dove si esibiscono quasi quotidianamente.
Nello stesso edificio si trova anche l’Home Maid Cafè, uno dei numerosi maid cafè che si trovano a Tokyo e in particolar modo ad Akiba. Si tratta di un locale dove ritrovarsi per fare uno spuntino, fare una bevuta, dove l’abbigliamento delle cameriere è ispirato a quello delle governanti francesi e provvisto di fiocchi, pizzi e merletti. Le cameriere intrattengono gli ospiti conversando insieme, facendo giochi, coinvolgendo l’avventore nelle loro canzoni, sempre rivolgendosi a lui chiamandolo “padrone”. Si trovano anche Maid Cafè dove si parla l’inglese.
Il cibo che viene servito è rigorosamente kawaii, aggettivo giapponese che si può tradurre con tenero, carino, adorabile, infantile, e che si addice perfettamente ai piatti del menù, presentati in modo artefatto e decorati a formare faccine sorridenti e fumetti.
Da Tokyo Leisure Land si trovano, tra le varie cose, numerosissimi giochi per i quali i giovani giapponesi vanno pazzi, primi tra tutti i gachapon, ovvero piccole sfere di plastica che contengono pupazzetti e oggettini a tema. Questi dispositivi si trovano all’interno dei negozi, ma anche affiancati lungo le strade
I giapponesi adorano anche i cosiddetti Ufo catcher, quei giochi che si trovano spesso anche nei nostri luna park composti da una cabina contenente gadget e una mano meccanica che, dopo aver inserito la cifra necessaria per avviare il gioco, si muove guidata da un joystick e/o una pulsantiera.
Ho visto piani e piani dedicati esclusivamente a questi giochi dove i gadget erano spesso pupazzi di diverse dimensioni, giocattoli, action figures, ma anche videogiochi, console di vario prezzo e altri piccoli dispositivi elettronici. In questo caso, per aumentare la sicurezza del gioco ed evitare eventuali furti, i premi non erano presenti nella macchina, ma potenzialmente “catturabili” dalla mano sotto forma di scatole vuote che, in caso di vincita, sarebbero state convertite alla cassa (ndr. non abbiamo vinto mai niente).
Ad Akiba si possono incontrare sale esclusivamente dedicate anche a un altro gioco, il pachinko, una sorta di flipper verticale popolato da piccole sfere d’acciaio che devono percorrere un percorso a ostacoli.
Per concludere la passeggiata per Akihabara, incamminandoci di nuovo verso la Stazione, incontriamo un altro locale a tema, il Gundam Cafè, che propone un menù, vende gadget e ospita eventi, tutto a tema Gundam.
Da Akihabara al Gundam robot di Odaiba
E a questo punto, visto che abbiamo nominato Gundam, è doveroso chiudere il discorso facendo una piccola incursione in un’altra zona di Tokyo, l’isola artificiale di Odaiba. Qui si trova un altro ristorante a tema, che accanto ha però un Gundam in carne e ossa (più o meno): la riproduzione del robot è alta ben 10 metri e ogni giorno diventa protagonista di uno spettacolo di luci molto suggestivo.
Anche tu sei appassionato di anime e manga giapponesi? Quali sono i tuoi preferiti? Ti piacerebbe visitare questa zona di Tokyo? Fammelo sapere nei commenti!